Ragusa

 
 

 

Ragusa, città provincia della nostra meravigliosa isola che è la Sicilia , si rivela una sorpresa interessante, sia per la posizione geografica, sia per la ricchezza del suo patrimonio artistico. Essendo ormai "patrimonio dell'umanita'" riconosciuto dall'Unesco e "set" privilegiato da non pochi registi cinematografici contemporanei, costituisce esempio di antiche e vive tradizioni rurali (masserie e paesaggio naturale con i muri a secco, le cave e l'albero di carrubo). La visita della città può cominciare con la visita della Basilica di San Giorgio esempio imponente di barocco siciliano. La parte centrale, stretta e lunga, è conclusa da una cupola ottocentesca alta più di 40 metri e sorretta da 16 colonne binate. All'interno, nella navata centrale, troviamo 13 vetrate istoriate rappresentanti i martiri di S. Giorgio, e, in Sacrestia, notevoli sculture e un ricco 'Tesoro del Santo'.
In Piazza Pola, la Chiesa di San Giuseppe presenta una facciata molto simile a quella della Basilica di S. Giorgio, Nell'interno, a una navata, oltre a stucchi e qualche tela, si conservano altre preziose opere barocche, oltre alla presenza di una bella statua in argento di S. Giuseppe del 1600.

 

 

La Villa Comunale o Giardino Ibleo, ben curato, ampio e panoramico: dalla sua balconata infatti si godono magnifiche vedute sia dei monti di fronte sia della valle dell'Irminio. Nell'interno della villa sorgono tre chiese: quella dei Cappuccini con convento , quella di San Giacomo e quella di San Domenico o del Rosario, dal campanile con maioliche colorate, ma ormai cadente, con grandi linee di frattura nella facciata .Un altro edificio che merita di essere visitato é la Cattedrale di San Giovanni che si trova nella piazza omonima. La chiesa, costruita tra il 1706 e il 1760, presenta una bella facciata barocca riccamente decorata, un imponente portale e un campanile a cuspide. Da vedere, all'interno, le pregiate decorazioni in stucco delle cappelle ottocentesche. Sul retro della chiesa si trova la Casa Canonica, bell'edificio barocco alleggerito da diverse finestre balconate.

 

Castello di Donnafugata

Spostandoci poi da Ragusa, e procedendo verso Santa Croce Camerina, a circa 20 km, possiamo raggiungere il Castello di Donnafugata.
Di grande effetto scenografico, e per questo più volte tramutato in set cinematografico, Delle totali 122 stanze, in parte aperte al pubblico, sono esclusivamente quelle situate al primo piano, sufficienti, comunque, a creare un'atmosfera particolarmente sfarzosa ed imponente. Circondano il castello ben otto ettari di parco arricchito dalla presenza di una costruzione neoclassica, la cosiddetta 'coffee-house', un labirinto, grotte artificiali e curiosi quanto ormai insoliti meccanismi nascosti, definiti 'scherzi', il cui scopo era un tempo quello di intrattenere piacevolmente gli ospiti del barone.

 

Modica

Ciò che rende la città così unica e affascinante è, prima di tutto, l'aspetto barocco, di cui il disegno urbano e centro storico di Modica abbondano; inoltre la presenza di pittoreschi violetti e stradine, ricche di vecchie botteghe, casupole o ricchi palazzi. Modica alta e Modica Bassa le cui case quasi scalano letteralmente la roccia, e a farla da padrone è la chiesa di San Giorgio nel massimo rispetto dell’arte Barocca in Sicilia. Nel 1693 , Modica fu colpita da un terremoto , particolarmente devastante, il quale colpì anche l'intera fascia sud-est della Sicilia, comunemente denominata Val di Noto. La ricostruzione della chiesa di San Giorgio fu affidata al celebre architetto siracusano Rosario Gagliardi, già autore del San Giorgio in Ragusa e venne riaperta con cerimonia solenne nel 1738, ricca di ornamenti artistici, stucchi e dipinti preziosi, come gli "eventi del Vangelo e della vita di S. Giorgio", realizzato da Girolamo Aliprandi nel 1513, conosciuto come il Raffaello di Sicilia. La "meridiana pavimentale" e il "tesoro" della chiesa sono particolarmente degni di nota. Quest'ultimo include, tra gli altri notabili pezzi, la "Santa Arca", un'opera d'arte rivestita in argento, che contiene le reliquie del Santo.
Poi, a rendere ancor più magnifica la chiesa, una scalinata di 250 scalini, realizzata nel 1818 che, quasi dal Corso, attraversando le due sottostanti vie, introduce la splendida facciata.
Altre chiese che vale la pena visitare : La chiesa del Carmine, vicino Piazza Corrado Rizzone; La chiesa di Santa Maria di Betlemme, a Modica Bassa, lungo il Corso e a lieve distanza da Piazza Principe di Piemonte ; Ancora sul Corso è situata la chiesa di San Pietro, patrono di Modica Bassa ; La chiesa di Santa Maria delle Grazie ; A Modica Alta, si può raggiungere la cattedrale di San Giovanni, che si innalza, sulla destra, alla sommità di una lunga ed elegante scalinata ,da notare il campanile, che raggiunge il punto più alto di Modica, quasi 500 m sul livello del mare.

 

Noto

Totalmente rasa al suolo dal terribile terremoto del 1693, la cittadina di Noto , la cui origine risale all'età dei Siculi, fu ricostruita a 10 Km dalla sua antica posizione.
Lungo le strade tracciate secondo una pianta geometrica, si vedono sorgere tutta una serie di palazzi, di chiese, di monumenti barocchi, costruiti nel bianco calcare locale cha ha preso col tempo una meravigliosa tinta dorata.
Una delle strade più belle della città è Corso Vittorio Emanuele. Questa arteria rettilinea è la preferita dagli abitanti di Noto. Si allarga in tre piazze su cui danno le facciate di chiese disegnate in un imponente e morbido stile barocco: da Est ad Ovest, San Francesco all'Immacolata, il Duomo e San Domenico.
A tre chilometri da Noto si trova la Cava dei miracoli che nel quattordicesimo secolo d.c. ospitò Corrado Confalonieri, eremita che visse in una grotta e successivamente consacrato Santo e patrono di Noto .
Il Santo eremita morì nel 1351 nella grotta divenuta sua dimora, nella valle del Pizzoni. I suoi resti sono contenuti in una urna di argento che ogni 19 febbraio, giorno della sua morte, viene portata in processione per le vie di Noto . Inoltre, ogni dieci anni, viene portata alla grotta in cui il santo visse e morì. Si tratta di una processione straordinaria che si svolge di notte e percorre i circa 10 chilometri che separano la città di Noto dall'eremo originario.
L'eremo è raggiungibile tramite una scalinata oppure una stradina secondaria che dalla moderna chiesa arriva all'antico santuario e successivamente, tramite una scalinata ricavata nella roccia fino alla grotta.
Il santuario, ricostruito dopo il terremoto del 1693, è ad una sola navata e di piccole dimensioni, oltre ad un piccolo museo che raccoglie oggetti del Santo ed una grande quantità di doni fatti dai fedeli al loro patrono.
Chi arriva al santuario viene subito avvolto da un piacevole senso di pace e tranquillità.